S-CONOSCIUTI

Da "Sconosciuti" a "Conosciuti": Benvenuti ! Cliccando su “S-CONOSCIUTI” e scorrendo verso il basso vedrete i post in ordine dal più recente al più “anziano di data”. Buona visione, buona lettura e… se cercate la vostra immagine, rimanete sintonizzati, seguite i prossimi aggiornamenti, *Stay tuned*

Categoria: Racconti fotografici in un semplice “clic”

Alice #035

IMG_9462cornice©MPV2015  Maria Paola Viola-1250

Lei è Alice. Insegnante in una scuola superiore di Milano, è di Messina, ci incontriamo in un paesino in provincia di Asti, e anche lei è appena rientrata dalla Grecia, quanti giri fa il destino per farci incontrare!
E’ molto disponibile nel parlare del suo lavoro, sono appena successi fatti di cronaca in merito alle gite scolastiche e le chiedo cosa ne pensa:
…”secondo il mio parere, i tragici episodi che si sono verificati recentemente durante i viaggi d’istruzione sono molto pericolosi sia per chi li ha vissuti sia per gli studenti e gli insegnanti che preparano le valigie per il prossimo viaggio. Il viaggio è arricchimento ed emozione, ma è visto anche come la libertà di esprimere desideri che in casa vengono repressi.
Oltre a dare libero sfogo a tutta l’energia adolescenziale, purtroppo , per i più deboli, entra in gioco anche la “logica del branco”. Le “scariche di energia” in corso durante le gite possono essere canalizzate positivamente o avere conseguenze negative, o in casi estremi, tragiche.
Questo però non deve porre un freno alle gite scolastiche perché penalizzeremmo molti studenti che vivono il vero spirito del viaggio : zaino in spalla, origini alle spalle, occhi curiosi, un cuore aperto a nuovi incontri, una mente “accogliente”.

E’ un tema che le sta molto a cuore, e si capisce chiaramente da come ne parla.
Per me è un arricchimento incontrare persone come lei, disposte a fare riflessioni su vari argomenti, penso di aver trovato una mente “accogliente”, e le rubo il termine…
La sua è una bellezza tipicamente mediterranea, scuri i capelli, grandi e belli gli occhi e molta facilità di rapportarsi con le persone estranee.
Anche lei ha nella mente ancora il mare, ancora la Grecia, soprattutto ancora Francesco (#034)

Francesco #034

IMG_9466-1200+cornice©MPV2015  Maria Paola Viola

Lui è Francesco, è appena tornato dalla Grecia, dove ha un locale, ci trascorre sei mesi all’anno ed ora ha finito la stagione.
Lo incontro in una grigia giornata che sicuramente gli fa rimpiangere il mare appena lasciato, ha negli occhi un po’ di nostalgia.

Moncalvo, ottobre 2015

Luca #033

IMG_9447-1200©MPV2015 Maria Paola Viola

Lui è Luca. Ama tutta la buona musica, il rock in particolare, è un bassista.
Mi regala queste belle parole: ” amo la montagna, per me è sinonimo di purezza e libertà, mi piace camminare e “conquistare” la montagna ”
Per lui VINO = AMICI = FELICITA’
La voce di un suo amico intanto annuncia ” …abbiamo finito il vino…
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Moncalvo. Belvedere Bonaventura.
Si chiude lo scenario sul “quadro” in cui mi sono ritrovata ed i cui protagonisti sono Paolo (#030), Franca (#031), Laura (#032). Luca completa il gruppo.
Per me è stata una piacevole sorpresa conoscerli e averli ospiti nel mio progetto.
Moncalvo, 18 ottobre 2015

Laura #032

IMG_9444-1200©MPV2015  Maria Paola Viola

Lei è Laura,
e aggiunge solo un altro nome:
Ada
sua figlia.
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Il suo sguardo ipnotizza dolcemente.
Se dovessi usare un aggettivo per descriverla sceglierei “delicata”.

Franca #031

IMG_9456-1200©MPV2015  Maria Paola Viola

Lei è Franca, “di nome e di fatto”, così si presenta,
è appassionata di tango, le chiedo il motivo di questa scelta e mi risponde “perché mi diverte”, frequenta le lezioni al sabato sera, per lei sono importanti i suoi amici.
Fa parte del gruppo che incontro al Belvedere Bonaventura, è seduta vicino a Paolo (# 030) e anche lei mi accoglie con molta cortesia.
Mi piacciono i suoi occhietti che ti osservano curiosi attraverso gli occhiali dalla montatura color rosso scuro, la sua aria tranquilla e serena.

Moncalvo, 18 ottobre 2015

Paolo #030

IMG_9454-1200©MPV2015MariaPaolaViola

Lui è Paolo, lavora in una agenzia pubblicitaria,
ama andare in giro per le colline in Vespa con gli amici,
sintetizza in tre parole i suoi interessi: VESPA, AMICI, VINO.
Mi colpisce il suo sguardo diretto ed è il primo che noto fra i quattro ragazzi che conoscerò.
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Moncalvo, Belvedere Bonaventura.
Qui si viene per ammirare il panorama collinare nei suoi splendidi colori autunnali, non ci sono mai stata e decido di salire i gradini che portano in cima.
Mentre alcune persone stanno con gli occhi puntati in lontananza, i miei sono fermi su una simpatica scena, proprio qui, di fronte a me, quattro amici danno vita ad un insolito “déjeuner“, mi ricorda il famoso dipinto di Manet, con alcune varianti: non è “sur l’herbe“, ma sull’asfalto, è, sì,un momento di svago, ma anziché svolgersi nella calma della campagna parigina si svolge nella collina piemontese, per l’esattezza nel Monferrato; ci sono due uomini e due donne, una colazione appena consumata, o meglio un pasto frugale e dal sapore tipicamente e squisitamente genuino, l’atmosfera è cordiale e mi sembra di entrare nel quadro quando inizio a conoscere il primo dei commensali: Paolo.

Moncalvo, 18 ottobre 2015

Ambra #029

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Lei è Ambra, studentessa di Economia, scout da quand’era piccola, “perchè mi piace stare a contatto con la natura e con i ragazzi”.
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Moncalvo, cittadina nel basso Monferrato, oggi è animata dalla Fiera del Tartufo.
Tanta gente, visi anonimi, primi freddi autunnali. Davanti a me un berrettino di lana di colore nero si muove fra la folla, a stento riesce a coprire bei riccioli, è una giovane ragazza quella che si volta, bellissimi occhi in un viso che ispira subito simpatia.
E’ ben coperta fino al collo, penso sia previdente o sia abituata a stare all’aperto per molto tempo.
Sono questi i primi “indizi” che mi portano a conoscerla.

Laura #028

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Torino. A volte sono gli sconosciuti a trovare me.
Lei è Laura, si avvicina e si siede accanto a me sul muretto dinanzi allo skatepark, osserviamo i ragazzi che fanno evoluzioni, i suoi figli sono lì, lei vigile e attenta, io faccio le coccole alla sua cagnolina che si è venuta a sistemare ai miei piedi. E’ da un po’ che assisto col fiato sospeso allo spettacolo che offrono questi appassionati di skateboarding, le cadute sono di normale amministrazione e nessuno ci fa caso.
Laura si dimostra tenerissima nel baciare in fronte uno dei suoi bimbi che è appena “scivolato” ed è corso da lei per ricevere un abbraccio di consolazione e incoraggiamento, per poi ripartire e proseguire sicuro.
Mi colpisce questo suo gesto, mi colpiscono i suoi occhi grandi e verdi, stiamo parlando da qualche minuto e noto la sua spontaneità e curiosità, le parlo del mio progetto, mi dice “anch’io sono un’appassionata di fotografia” e accetta di farsi ritrarre. Mentre scatto, alcune ciocche si muovono ribelli sulla sua fronte, ma lei non si scompone.
Quando ci salutiamo ho l’impressione di averle comunicato molte più informazioni su di me di quante non ne abbia voluto dare lei di se stessa, mi rimane una sensazione di mistero o di domande non fatte, oltre alla soddisfazione di aver trovato la mia protagonista di oggi.

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Le cadute e le rialzate degli skaters mi fanno pensare al ritmo della vita, agli alti e bassi che incontriamo, c’è chi si rialza subito e affronta un altro lancio, c’è chi si sofferma un tantino a guardare i danni, ma per tutti la corsa continua, con ritmi diversi a seconda dell’abilità, dell’esperienza, della fortuna, del carattere.
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“Se cadi, rialzati, affronta le avversità e trova sempre il coraggio di proseguire.
Fai della tua esistenza qualcosa di spettacolare.”

Sergio Bambarén, Lettera a mio figlio sulla Felicità

Ingrid #027

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Ingrid respira aria fresca e si gode queste giornate di sole, prima di rientrare a Torino dove studia psicologia, ha scelto questa facoltà perché trova le persone “incredibilmente affascinanti”, ed è una espressione che mi piace molto e che condivido.
Si definisce “pigra e abitudinaria” , è una ragazza dall’aria semplice e genuina, ha grandi parole di ammirazione per la mamma, mi colpisce perché molti giovani solitamente criticano i genitori, lei invece ne è sostenitrice e vuole far sapere molte belle cose su di lei. (Patrizia # 025)
Con lei ci sono anche il nonno, (il Sig. Remo # 026) e Skye, che è un temerario e richiama l’attenzione altrui abbaiando a più non posso anche ai cani molto più grandi di lui.

Gressoney, ottobre 2015

Remo #026

IMG_0281©MPV2015 -1200

Incontro il sig. Remo in una bella giornata di sole, e sotto un sole fortissimo vuole rimanere, seduto su una panchina mentre parliamo. La foto la facciamo qui.
I suoi occhi devono difendersi dalla troppa luce, da sotto il berretto spuntano due “fessure” attraverso cui scruta attentamente il mondo che lo circonda.
Con orgoglio (giustamente) mi dice che ha 90 anni.
” E’ il primo giorno che esco dopo essere stato a letto con l’influenza “.
Scopro che non è solo una simpatica persona ma un personaggio!
E’ appassionante ripercorrere insieme a lui la trama della sua vita “un tempo gestivo un rifugio, poi la vita era troppo faticosa ed ho scelto di insegnare, primo fra tanti e primo fra quelli della mia famiglia…
sono stato maestro di sci per 50 anni, anche dopo la pensione ho continuato a insegnare fino all’età di 86 anni “.
Gli si illuminano gli occhi mentre mi dice “un giorno ho incontrato due signori mentre sciavo, avevo 88 anni, sono rimasti sorpresi, erano giornalisti e ne hanno fatto un articolo che è stato pubblicato sulla Stampa”.
Lo dice con fierezza ma con altrettanta gioia dice “ora vivo per i figli e i nipoti” che sono intorno a lui e abitano nello stesso paese.

Gressoney, ottobre 2015