S-CONOSCIUTI

Da "Sconosciuti" a "Conosciuti": Benvenuti ! Cliccando su “S-CONOSCIUTI” e scorrendo verso il basso vedrete i post in ordine dal più recente al più “anziano di data”. Buona visione, buona lettura e… se cercate la vostra immagine, rimanete sintonizzati, seguite i prossimi aggiornamenti, *Stay tuned*

Tag: 2015

Ambra #029

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Lei è Ambra, studentessa di Economia, scout da quand’era piccola, “perchè mi piace stare a contatto con la natura e con i ragazzi”.
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Moncalvo, cittadina nel basso Monferrato, oggi è animata dalla Fiera del Tartufo.
Tanta gente, visi anonimi, primi freddi autunnali. Davanti a me un berrettino di lana di colore nero si muove fra la folla, a stento riesce a coprire bei riccioli, è una giovane ragazza quella che si volta, bellissimi occhi in un viso che ispira subito simpatia.
E’ ben coperta fino al collo, penso sia previdente o sia abituata a stare all’aperto per molto tempo.
Sono questi i primi “indizi” che mi portano a conoscerla.

Laura #028

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Torino. A volte sono gli sconosciuti a trovare me.
Lei è Laura, si avvicina e si siede accanto a me sul muretto dinanzi allo skatepark, osserviamo i ragazzi che fanno evoluzioni, i suoi figli sono lì, lei vigile e attenta, io faccio le coccole alla sua cagnolina che si è venuta a sistemare ai miei piedi. E’ da un po’ che assisto col fiato sospeso allo spettacolo che offrono questi appassionati di skateboarding, le cadute sono di normale amministrazione e nessuno ci fa caso.
Laura si dimostra tenerissima nel baciare in fronte uno dei suoi bimbi che è appena “scivolato” ed è corso da lei per ricevere un abbraccio di consolazione e incoraggiamento, per poi ripartire e proseguire sicuro.
Mi colpisce questo suo gesto, mi colpiscono i suoi occhi grandi e verdi, stiamo parlando da qualche minuto e noto la sua spontaneità e curiosità, le parlo del mio progetto, mi dice “anch’io sono un’appassionata di fotografia” e accetta di farsi ritrarre. Mentre scatto, alcune ciocche si muovono ribelli sulla sua fronte, ma lei non si scompone.
Quando ci salutiamo ho l’impressione di averle comunicato molte più informazioni su di me di quante non ne abbia voluto dare lei di se stessa, mi rimane una sensazione di mistero o di domande non fatte, oltre alla soddisfazione di aver trovato la mia protagonista di oggi.

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Le cadute e le rialzate degli skaters mi fanno pensare al ritmo della vita, agli alti e bassi che incontriamo, c’è chi si rialza subito e affronta un altro lancio, c’è chi si sofferma un tantino a guardare i danni, ma per tutti la corsa continua, con ritmi diversi a seconda dell’abilità, dell’esperienza, della fortuna, del carattere.
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“Se cadi, rialzati, affronta le avversità e trova sempre il coraggio di proseguire.
Fai della tua esistenza qualcosa di spettacolare.”

Sergio Bambarén, Lettera a mio figlio sulla Felicità

Ingrid #027

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Ingrid respira aria fresca e si gode queste giornate di sole, prima di rientrare a Torino dove studia psicologia, ha scelto questa facoltà perché trova le persone “incredibilmente affascinanti”, ed è una espressione che mi piace molto e che condivido.
Si definisce “pigra e abitudinaria” , è una ragazza dall’aria semplice e genuina, ha grandi parole di ammirazione per la mamma, mi colpisce perché molti giovani solitamente criticano i genitori, lei invece ne è sostenitrice e vuole far sapere molte belle cose su di lei. (Patrizia # 025)
Con lei ci sono anche il nonno, (il Sig. Remo # 026) e Skye, che è un temerario e richiama l’attenzione altrui abbaiando a più non posso anche ai cani molto più grandi di lui.

Gressoney, ottobre 2015

Remo #026

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Incontro il sig. Remo in una bella giornata di sole, e sotto un sole fortissimo vuole rimanere, seduto su una panchina mentre parliamo. La foto la facciamo qui.
I suoi occhi devono difendersi dalla troppa luce, da sotto il berretto spuntano due “fessure” attraverso cui scruta attentamente il mondo che lo circonda.
Con orgoglio (giustamente) mi dice che ha 90 anni.
” E’ il primo giorno che esco dopo essere stato a letto con l’influenza “.
Scopro che non è solo una simpatica persona ma un personaggio!
E’ appassionante ripercorrere insieme a lui la trama della sua vita “un tempo gestivo un rifugio, poi la vita era troppo faticosa ed ho scelto di insegnare, primo fra tanti e primo fra quelli della mia famiglia…
sono stato maestro di sci per 50 anni, anche dopo la pensione ho continuato a insegnare fino all’età di 86 anni “.
Gli si illuminano gli occhi mentre mi dice “un giorno ho incontrato due signori mentre sciavo, avevo 88 anni, sono rimasti sorpresi, erano giornalisti e ne hanno fatto un articolo che è stato pubblicato sulla Stampa”.
Lo dice con fierezza ma con altrettanta gioia dice “ora vivo per i figli e i nipoti” che sono intorno a lui e abitano nello stesso paese.

Gressoney, ottobre 2015

Angela #002

IMG_8790-#002©MPV2015Lei è Angela, mi colpisce per il suo viso pulito e curato, i suoi occhi castani vivaci ed il suo sorriso contagioso; è indaffarata tra abbigliamento e accessori da sistemare e le clienti da seguire, noto il suo fare premuroso e paziente.

Decido che sarà la mia nuova “sconosciuta” da ritrarre, spiego le mie intenzioni e accetta.   E’ sorpresa, ma ride con gli occhi e con il cuore, mi racconta che canta in un gruppo rock e mi invita ad andare al prossimo evento in programma; mi piacerebbe vederla e sentirla cantare, magari scoprire che ci sono due anime in lei, una tranquilla e una scatenata, magari un giorno la incontrerò, non la riconoscerò, e chiederò di ritrarre la nuova Angela-rock.

Chivasso, luglio 2015

Federica #001

IMG_8537©MPV2015#001In un caldissimo pomeriggio per le vie dello shopping torinese noto da lontano una ragazza molto alta che emerge dalla folla, porta un cappello di paglia chiaro, è molto bella e mi colpisce il suo incedere elegante. Potrebbe essere lei ad inaugurare il mio progetto dedicato ai ritratti di persone che non conosco e incontrate per caso, non so ancora quanti saranno, non mi pongo un obiettivo specifico, per cui per il momento sarà indicata come #001.

La fermo, le spiego cosa vorrei fare e chiedo il permesso di ritrarla, lei molto gentilmente acconsente, non pare per nulla intimidita, anzi, sembra molto preparata per farsi ritrarre. Sono molto impacciata quanto timida nell’avvicinare estranei quindi mi posso ritenere soddisfatta e fortunata, non pensavo di iniziare così bene la mie serie di ritratti a sconosciuti, più che un progetto per me è una bella esperienza.

Torino, luglio 2015