Laura #028
Torino. A volte sono gli sconosciuti a trovare me.
Lei è Laura, si avvicina e si siede accanto a me sul muretto dinanzi allo skatepark, osserviamo i ragazzi che fanno evoluzioni, i suoi figli sono lì, lei vigile e attenta, io faccio le coccole alla sua cagnolina che si è venuta a sistemare ai miei piedi. E’ da un po’ che assisto col fiato sospeso allo spettacolo che offrono questi appassionati di skateboarding, le cadute sono di normale amministrazione e nessuno ci fa caso.
Laura si dimostra tenerissima nel baciare in fronte uno dei suoi bimbi che è appena “scivolato” ed è corso da lei per ricevere un abbraccio di consolazione e incoraggiamento, per poi ripartire e proseguire sicuro.
Mi colpisce questo suo gesto, mi colpiscono i suoi occhi grandi e verdi, stiamo parlando da qualche minuto e noto la sua spontaneità e curiosità, le parlo del mio progetto, mi dice “anch’io sono un’appassionata di fotografia” e accetta di farsi ritrarre. Mentre scatto, alcune ciocche si muovono ribelli sulla sua fronte, ma lei non si scompone.
Quando ci salutiamo ho l’impressione di averle comunicato molte più informazioni su di me di quante non ne abbia voluto dare lei di se stessa, mi rimane una sensazione di mistero o di domande non fatte, oltre alla soddisfazione di aver trovato la mia protagonista di oggi.
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Le cadute e le rialzate degli skaters mi fanno pensare al ritmo della vita, agli alti e bassi che incontriamo, c’è chi si rialza subito e affronta un altro lancio, c’è chi si sofferma un tantino a guardare i danni, ma per tutti la corsa continua, con ritmi diversi a seconda dell’abilità, dell’esperienza, della fortuna, del carattere.
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“Se cadi, rialzati, affronta le avversità e trova sempre il coraggio di proseguire.
Fai della tua esistenza qualcosa di spettacolare.”
Sergio Bambarén, Lettera a mio figlio sulla Felicità




